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Vivere CSI :: Dal Mondo

A Kabul le donne sfidano la morte per giocare a calcio


Autore : Repubblica.it
Categoria : Dal Mondo
Venerdì, 31 Agosto 2012 - 09:06

 

Protette dalla Nato contro minacce degli uomini che disapprovano

Mentre l'Iran protesta contro la squalifica della Fifa della nazionale di calcio femminile, scesa in campo con il velo, in Afghanistan c'è chi, per giocare a calcio, sfida anche la morte. Siamo a Kabul e questa è l'unica squadra di calcio femminile del Paese, costretta ad allenarsi protetta da soldati armati."Io amo il calcio, è tutto per me. Quando lo seguo mi dimentico di ogni altra cosa e sono davvero felice vedendo giocare il mio team".Kalida è il capitano della squadra, lei e le sue compagne, devono affrontare ogni giorno, in modo drammatico e coraggioso, la disapprovazione degli uomini afgani che arrivano anche a minacciarle di morte. "Quando la mia famiglia mi ha detto di smettere di giocare a calcio - continua Kalida - io ho addirittura provato a suicidarmi". Ho avuto molte minacce di morte - dice invece Khattol, una giocatrice - ho pensato di smettere. Alcune l'hanno fatto e hanno lasciato il Paese.

La mia famiglia vuole che lo faccia anch'io e non sa nemmeno che oggi sono qui ".Le minacce arrivano sotto forme diverse: un messaggio anonimo o una telefonata. Il padre di Khattol è un soldato ma è molto preoccupato per la sua incolumità "Mia figlia studia all'istituto tecnico - spiega - io e il fratello ci prendiamo cura di lei, l'accompagnamo a scuola e andiamo a prenderla. Sono preoccupato, ma sono anche orgoglioso per quello che fa".

Tra le difficoltà delle ragazze di Kabul c'è anche quella di trovare una squadra contro cui giocare e un posto sicuro dove allenarsi. Per ora ci sono solo la squadra femminile della Nato e questo campo dove normalmente atterrano gli elicotteri. Questa volta, però, la partita è andata bene, le donne della Nato hanno perso e a gioire, a bordo campo, ci sono anche gli uomini di Kabul.

 


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